Claire Dolore, o fantasia a portata di mano

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Claire Pain, stilista fresca e spiritosa, presenta le sue collezioni personali a Under Le Louvre, oltre a pezzi creati in collaborazione con il marchio Tweety by Cathy Guetta.

Claire Pain, cosa puoi dirmi delle tue prossime collezioni?
La collezione autunno-inverno 2009-2010 si chiama « Mamie Lucette ». Si ispira alle mie nonne. Quando andavo nelle loro case, frugavo nei loro portagioie. Ho poi trascritto alcuni dei pezzi a modo mio, in un modo più grande, più funky. Mi sono anche ricordata dei centrini, dei piatti di porcellana che ho visto nella loro casa. I piatti diventano spiedini e prendono il nome di piatti tipici locali. Il modello bulgum è anche molto comune.
Per l’estate 2010, ho creato la collezione « Interview with my horse », ispirata ai premi assegnati ai concorsi ippici. I gioielli si basano sul principio della coccarda. Per questa collezione ho usato acrilico, metallo e perline di vetro.

Disegni per il marchio « Tweety by Cathy Guetta », fondato in partnership con Warner Bross, come è organizzata questa collaborazione?
In realtà ho preso la licenza di gioielleria per il marchio. Creo secondo una carta grafica e uno schema di colori. La collezione è composta da 3 temi: « Music Love », « Preppy College » e « Rock ». Titti è presente su ogni pezzo ma a volte in modo discreto, come sugli occhiali dove ho scelto di metterlo nell’angolo della montatura; è un cenno a Ray Ban.

Qual è stato il primo pezzo che hai creato?
Una borsa di bulgum che ho venduto per 40 euro a una giovane ragazza in un mercato delle pulci. In realtà avevo iniziato un marchio di borse, ma non era redditizio. Così ho deciso di lanciare il mio marchio di gioielli nel 2005.

E quello di cui è più orgoglioso?
Mi piace molto la testa di leone della collezione Jungle Paradise. È forse il più riuscito. Mi piace anche il culo del cavallo, che da lontano viene scambiato per una zampa di gallina. Lo trovo molto divertente, fa sorridere.

www.clairepain.com

Intervista di Isabelle Huber.