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Wayne Marshall Auditorium di Milano

by Giacomo Di Vittorio
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Lo scorso 24 marzo proseguiva la stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, presso l’Auditorium, con un brano stimolante di raro ascolto ovvero “Sotto il segno dello scorpione” di Sofia Agatova Gubaidulina (per fisarmonica e orchestra) seguito niente meno che da “The Palnets”, suite per grande orchestra e coro femminile op. 32, di Gustav Holst . Wayne Marshall ha dato il meglio di sé soprattutto nella celebre Suite di Holst ed Erina Gambarini ha come sempre magnificamente diretto il Coro Sinfonico Giuseppe Verdi . La settimana seguente sempre Wayne
Marshall si è esibito in una spettacolare , roboante ma elegante e rifinita lettura dei “Carmina Burana” di Carl Orff con un trio di magnifici e splendidi solisti ovvero Maureen Brathwaite, David
Allsopp e soprattutto l’impeccabile Carmelo Corrado Caruso, preceduti da una vera rarità ovvero il Concerto per due pianoforti ed orchestra di Bohuslav Martinu, solisti la consorte di Wayne Marshall, Jennifer Micallef e Glen Inaga, provvisto di una scrittura elegante , ricca e divertente . Il Coro Sinfonico Giuseppe Verdi , sotto la vibrante direzione di Erina Gambarini, si è decisamente imposto invece nella seconda parte del concerto salutato da una vivacissima presenza di pubblico .
Il 7 aprile debuttava invece all’Auditorium il celebre e giovane direttore finlandese John Storgards
che ha aperto il programma con “La Ninfa del bosco” di Jean Sibelius seguito dal magnifico e lucente Primo Concerto per corno ed orchestra in mi bemolle maggiore di Richard Strauss, solista
il residente Radovan Vlatkovic, mentre nella seconda parte del concerto John Storgards ci ha stupiti con una inusuale , originale e multiforme lettura della Prima Sinfonia “Titan” di Gustav Mahler . In programma anche nel mese di aprile l’oratorio di Marcello Panni “Apokalypsis” ma presso il Duomo di Monza . Il 13 aprile proseguiva anche la stagione de La Verdi Barocca con Stefano Montanari alla testa dell’Ensemble orchestrale barocco de La Verdi in un ricco programma in bilico tra Jean – Philippe Rameau e Georg Muffat . Nel frattempo al Teatro dal Verme avanzava la scintillante e luccicante stagione dei Pomeriggi Musicali .Il 10 marzo Rani Calderon e Yossif Ivanov si esibivano in una lettura del Concerto per violino ed orchestra di Tchaikovsky veramente da manuale e come è ormai raro ascoltare, interpretazione preceduta dai “Silouans Songs” di Arvo Part e seguita da un’altrettanto perfetta mise en espace della celebre Suite “Pulcinella” di Igor Strawinsky . Il 17 marzo Otto Tausk faceva vibrare la Chamber Symphony op.110 a di Shostakovitch mentre il 24 marzo ritornava a Milano dopo una lunga assenza Michel Tabachnik che si esibiva con Giuseppe Albanese in un Quinto Concerto per pianoforte ed orchestra di Prokofiev spledidamente levigato e lucente ,preceduto dalle “Danses concertantes” di Igor Strawinski e seguito da una lettura della Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven molto precisa e quasi filologica . Il 31 marzo Massimo Quarta con Alessandra Ammara e Roberto Prosseda ci stupivano con due stupende rarità medelssohniane ovvero il “Duo concertant” per due pianoforti ed orchestra ed il Primo Concerto per due pianoforti ed orchestra di cui è stata perfettamente mostrata tutta la ricchissima e rigogliosa nonché profumata e delicata scrittura . Il 7 aprile infine la parola passava ad Antonello Manacorda che con Monica Bacelli ci proponeva un’edizione di riferimento dei “Ruckert Lieder” mahleriani seguiti da una come sempre precisa ed inappuntabile lettura della Sinfonia “La Grande” di Franz Schubert . Vivacissima e ricchissima presenza di pubblico in tutte queste preziose occasioni .

Giacomo Di Vittorio

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