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Quartett de Luca Francesconi au Teatro alla Scala de Milan

by Giacomo Di Vittorio
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Lo scorso 26 aprile è andata in scena al Teatro alla Scala in prima mondiale “Quartett” di Luca Francesconi, opera in dodici scene e esodo su libretto in inglese dello stesso Francesconi tratto
dall’omonima pièce di Heiner Muller liberamente tratta da Laclos . La regia era curata da Alex Ollé
(de la Fura dels Baus) e si avvaleva delle suggestive proiezioni video di Franc Aleu, delle scenografie essenziali di Alfons Flores e dei costumi di Lluc Castells . Le note di regia di Ollé vengono fedelmente rispettate ma quello che più colpisce è la somiglianza e le analogie dello spettacolo claustrofobico , opprimente e crudele, ma che porta i due personaggi in scena verso
una progressiva redenzione man mano che ci si avvicina verso il catartico e liberatorio finale (nonchè molto spettacolare) con il “Tristan und Isolde” di Richard Wagner che Heiner Muller approntò per il Festival di Bayreuth nel 1995 poco prima di morire (e che Alex Ollé ha visto), accolto il primo anno da sonori fischi e poi, man mano che il tempo passava e si aveva il tempo per riflettere, da entusiastiche ovazioni . I due personaggi sono rinchiusi in un cubo – gabbia sospeso
sulla scena ed i loro fantasmi ed ossessioni vengono amplificate in perfetta sintonia dalle proiezioni
video che arrivano anche ad ingigantire le loro stesse figure . Spettacolare l’iniziale atterraggio video in un salotto parigino prima della Rivoluzione Francese, cui si ritorna alla fine dello spettacolo . Come ha sottolineato Luca Francesconi per Heiner Muller i libri andavano scardinati
dalle biblioteche e fatti vivere nella realtà , principio che viene preso alla lettera e messo in scena
nello spettacolo . Il libretto è esemplare , scritto in un ottimo inglese molto serrato (con la magnifica traduzione di Serena Prina) che si sintonizza alla perfezione con la partitura e con
l’emissione vocale e la performance scenica dei due eroici interpreti : Allison Cook ,nel ruolo della Marquise de Merteuil (che si alternerà con Sinead Mulhern) e Robin Adams nel ruolo del Vicomte de Valmont . Ottima l’interazione tra i due e lo scambio delle parti e dei sessi . Partecipano anche gli attori (ma non in scena) Federica Armillis, Silvia Quarantini, Ettore Colombo e Daniele Ornatelli . Due sono le orchestre , quella principale nel golfo mistico diretta dalla finlandese Susanna Malkki ( esperta di questo repertorio e che faceva il suo debutto al Teatro alla Scala, prima
donna a dirigervi un’opera) che ha offerto una straordinaria e muscolosa prestazione, e la seconda
più nascosta diretta dal canadese Jean – Michael Lavoie . La realizzazione informatica musicale Ircam è curata da Serge Lemouton mentre l’ingegnere del suono è Sébastien Naves . Luca Francesconi segue e seguirà attentamente il lavoro nelle quinte in ogni replica dello spettacolo . Trionfale l’accoglienza del pubblico alla prima rappresentazione . Le repliche continuano sino al 7 maggio .

Giacomo Di Vittorio

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